Versatile…il giusto…

Roberto Fazari

Versatile…il giusto…

In queste ultime 2 settimane mi sono trovato ad affrontare diversi turni di registrazione...la loro estrema diversità e varietà mi ha spinto a scrivere questo post.
Mi sono dovuto confrontare con: un brano folk (acustiche), un brano "esotico" (classica, 12 corde) e un brano pop (elettrica).
Ecco la riflessione: la chitarra é uno strumento dai mille utilizzi e sfaccettature... un bravo chitarrista non può non tenerlo in considerazione.
Spesso, con i miei allievi, mi trovo a discutere di questo argomento...soprattutto quando propongo ad un metallaro un arpeggio di chitarra classica o ad un chitarrista acustico un brano dei Blues Brothers!!!
La conoscenza dei diversi stili di esecuzione, accompagnamento e tipi di strumenti é essenziale per "godere" appieno delle potenzialità del nostro strumento.
Secondo me é necessario essere versatili, cioé approcciare brani, tecniche e stili che non sono magari i nostri preferiti ma che fanno comunque parte del "panorama chitarra".
Ognuno di noi poi ha i suoi gusti ed é giusto che si specializzi nel "ramo" che più gli piace (io stesso mi definisco un chitarrista Rock) ma é sbagliato rimanere chiusi dentro uno stile.
Non é necessario spadroneggiare ogni tecnica esecutiva e stilistica (sarebbe impossibile) ma semplicemente sapere che esiste dell'altro oltre l'Heavy Metal per esempio...
Essere versatile permette , oltretutto, di prendere qualche turno/ingaggio in più...buttalo via!!!
Ecco perché nei miei corsi propongo sempre oltre al Rock anche ritmiche e tecniche funky, latine, jazz, classiche...ed ecco perché non mi impietosisco quando i miei allievi rocckettari mi guardano e sgranano gli occhi alla vista di un brano di chitarra fingerstyle che dovranno studiare...ah,ah,ah.
La chitarra...che figata!!!